Sitchin Zecharia - 2004 - Spedizioni nell'altro passato by Sitchin Zecharia

Sitchin Zecharia - 2004 - Spedizioni nell'altro passato by Sitchin Zecharia

autore:Sitchin Zecharia [Sitchin Zecharia]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Body; Mind & Spirit, General
ISBN: 9788858512425
Google: 65koBQAAQBAJ
editore: Edizioni Piemme
pubblicato: 2014-11-17T23:00:00+00:00


Capitolo Decimo

I MISTERI DEL MONTE SINAI

Questo certificato, un cartoncino marrone stampato a caratteri d’oro, è rimasto per circa trent’anni in cartelline traboccanti di materiale relativo alle mie ricerche sulla penisola dei Sinai, sulla Via dell’Esodo e sull’ubicazione del vero monte Sinai. Attesta che io e mia moglie siamo saliti sul Sinai, solo che quello che viene comunemente ritenuto tale, non è affatto il monte sul quale Mosé ricevette i Dieci Comandamenti.

Nel corso di una lunga ed estenuante ricerca, volta a determinare l’esatta ubicazione del monte sacro, ho compiuto una serie di spedizioni e di ricognizioni aeree.

Alcune si sono tramutate in rocambolesche avventure che, in compenso, hanno fruttato foto straordinarie che rasentano l’incredibile e che, fino ad oggi, non ho voluto inserire nei miei libri. Le pubblico, ora, per la prima volta.

Queste immagini sono una vera e propria provocazione: chi incontrò Mosè sul Sacro Monte?

Nei secoli passati, per raggiungere il Monastero di Santa Caterina e il vicino Monte di Mosè – a sud della penisola del Sinai – i pellegrini dovevano affrontare un viaggio lungo e pericoloso: partivano dall’Egitto e navigavano poi lungo il Golfo di Suez (fig. 92) fino alla vecchia città portuale di el-Tur, affacciata sulla costa occidentale della penisola. Da lì proseguivano a dorso di mulo, inoltrandosi nella parte montuosa e scoscesa della penisola, dove montagne di granito dai pendii accidentati celano l’agognata vetta.

Nel XIX secolo alcuni ricercatori biblici (ad esempio Johann Ludwig Burckhardt nel 1816) cercarono di individuare la Via dell’Esodo. Partendo da Suez, all’imboccatura dell’omonimo golfo, si inoltrarono poi all’interno della penisola a dorso di cammello, fino a raggiungere Wadi Firan (wadi era un termine usato per indicare ruscelli o piccoli corsi d’acqua che si riempiono durante la stagione delle piogge e che sono, invece, in secca per il resto dell’anno). In un punto del corso serpeggiante del wadi, la natura ha fornito acqua in quantità sufficiente a dar vita all’oasi più grande della penisola, che rimane verde durante tutto l’anno (fig. 93). Un sentiero in salita, lungo tortuoso e insidioso – che prende avvio dall’oasi – consente di raggiungere a piedi il Monastero (fig. 94) e il Monte. Nei decenni che precedettero la prima guerra mondiale, ricercatori tedeschi e britannici (a volte con il duplice ruolo di spie militari) esplorarono la penisola del Sinai con la scusa di controllare diverse teorie che riguardavano l’ubicazione e l’identificazione del Monte Sinai (e così determinare la Via dell’Esodo) o, al contrario, di individuare la Via dell’Esodo (e così trovare il Monte). La Bibbia fornisce nomi di località e punti di sosta; misura le distanze in giorni di cammino, specifica i luoghi dove era possibile trovare – o no – acqua e cibo, nonché altri utili indizi. Ogni teoria poteva trovare sostegno in questo o in quest’altro dettaglio biblico.



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